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RICETTE PER USCIRE DALLA CRISI, SOLUZIONI DAL TEMPORARY MANAGEMENT
Il libro edito da Wolters Kluver Italia (IPSOA), uscirà a settembre 2012:
"Ricette per uscire dalla crisi, soluzioni dal temporary management" di Gian Andrea Oberegelsbacher & Leading Network
Il libro affronta la tematica estrememente attuale della crisi economica e finanziaria che coinvolge le aziende Italiane e suggerisce all'imprenditore una serie di consigli utili per superarla.
La sua pubblicazione è attesa per settembre 2012 a cura della Wolters Kluwer Italia (IPSOA editore).
E' disponibile nelle migliori librerie nei reparti specializzati al business ed anche in formato "web" ordinandolo al sito "Shop"
Il capitolo 11 si focalizza su una delle soluzioni con cui è possibile affrontare l'attuale crisi finanziaria: Le Reti d'Impresa.
Tale capitolo è stato curato da Mario de Leva in collaborazione con Leading Network
"Si tratta certamente di una ulteriore conferma delle competenze acquisite in questi anni ed autorevolezza riconosciuta in Mario de Leva "
Oggi fare l’imprenditore nel nostro Paese è diventato sempre più difficile: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica detengono oggi il 20% del Pil mondiale. La Cina in particolare entro il 2020 scalzerà gli USA dal trono di prima superpotenza economica mondiale ed è già pro-
Emerson Network Power™ avvicina i fornitori del Far East con MaNeM,
la soluzione “on demand” di Joinet per la Supply Chain Collaboration.
MANEM: IL MOTORE DELL’INTEGRAZIONE
Nel 2001 è iniziato il progetto MaNeM. “La soluzione di Joinet ci è sembrata rispondente alle nostre esigenze, in quanto capace di renderci ‘pensatori’, ovvero pianificatori, consentendoci di generare simultaneamente e automaticamente un ordine di produzione alla fabbrica e una richiesta di commessa ai fornitori coinvolti nella realizzazione di quel particolare prodotto”, commenta de Leva. Il progetto pilota ha visto il coinvolgimento di alcuni fornitori nazionali e di uno europeo che hanno risposto in modo positivo.
Nel tempo, sono stati implementati moduli aggiuntivi a quello iniziale, come forecasting, invoicing e backlog. “Una volta che in azienda si genera un work order, il codice prodotto, attraverso opportune transcodifiche, è scomposto in codici componenti che sono mandati attraverso un’informazione di backlog ai fornitori interessati i quali, dunque, li ricevono contemporaneamente alla fabbrica incaricata della produzione”, spiega de Leva.
Uno scambio di dati in tempo reale che ha incoraggiato l’azienda a integrare complessivamente 23 fornitori e, dall’ottobre 2004, anche fornitori del Far East. “Con l’introduzione di MaNeM, il ciclo d’ordine è interamente gestito. In particolare, il nostro sistema ERP JD Edwards, interfacciato con l’hub olandese, registra automaticamente ogni utilizzo della merce ordinata in consignment stock e trasmette a MaNeM i dati in modo da consentire ai fornitori di fatturare settimanalmente gli effettivi consumi”, dichiara Martiradonna.
IL CONCETTO DI LEAN MANUFACTURING ENTRA IN AZIENDA
A partire dal 2000, Emerson Network Power™ ha visto una riorganizzazione dei propri processi aziendali. “La continua oscillazione del mercato ci ha spinto a cercare metodologie di lavoro volte a snellire lo svolgimento delle attività produttive e di servizio ai clienti finali”, esordisce Mario deLeva, Supply Chain Manager di Emerson Network Power™. L’azienda si è allora proiettata verso l’adozione del concetto di Lean Manufacturing che comprende un insieme di strumenti e tecniche, come POKA YOKE e JIT II, finalizzati a prevenire gli errori umani nell’operatività e a eliminare gli sprechi. “Una simile revisione dei processi d’impresa ha comportato il coinvolgimento delle aree logistiche. In particolare, la gestione della catena di fornitura, assai complessa in quanto i nostri partner sono distribuiti a livello locale, nazionale ed internazionale, ha richiesto un aggiornamento tempestivo dei relativi dati nei sistemi informativi e una generale riduzione delle attività manuali”, continua de Leva. Si è presentata dunque la necessità di scegliere uno strumento informativo di rapida implementazione e dal semplice utilizzo, che consentisse l’integrazione dei partner più strategici, anche quelli del Far East.
IL MODELLO D’ECCELLENZA DALL’EUROPA ALL’ASIA
I benefici ottenuti con l’introduzione di MaNeM sono stati numerosi. “Abbiamo verificato subito un notevole miglioramento nella gestione della supply chain in termini di velocità e sicurezza: oggi siamo certi che l’ordine inviato è immediatamente letto dal fornitore. Inoltre, si sono ridotti drasticamente gli errori umani: grazie all’automatizzazione di molte operazioni, come per esempio il download dei documenti di trasporto, molte attività manuali sono diventate obsolete”, afferma de Leva. Una
maggiore qualità nella comunicazione che ha consentito all’azienda di avere più tempo a disposizione per pianificare e di avere sempre ben visibile lo stato delle merci in transito ed in consignment. “Abbiamo raggiunto un ‘modello d’eccellenza’ aziendale, rispondente al concetto di Lean Manufacturing, che è stato poi riportato nel Far East. Infatti, attraverso MaNeM sono state superate le complessità della gestione del Consignment Stock, fino ad ottenere la possibilità auspicata di caricare contabilmente a magazzino esclusivamente le singole unità necessarie a coprire gli ordini in spedizione”, dice Martiradonna. Un flusso continuo a magazzino, dunque, che equivale ad una
riduzione dell’80% in due mesi circa del valore delle giacenze, con un impatto visibile sul bilancio e nessuna penalizzazione delle esigenze di disponibilità di scorte. “Possiamo affermare che, con l’integrazione dei fornitori del Far East, siamo riusciti a realizzare il concetto di impresa estesa, che non ha confini”, conclude Martiradonna.